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David Bowie is: il mondo del Duca bianco a Bologna.

Meraviglia… ecco, questo mi sento di scrivere per descrivere la visita alla mostra David Bowie is al Mambo di Bologna.

Meraviglia per chi come noi adora le connessioni culturali, l’intenso rapporto tra musica e moda, il genio dell’innovazione, l’avanguardia scomoda di rottura. E sopra tutto lui, “l’uomo che cadde sulla terra” e che la cambiò inevitabilmente, l’uomo che spesso fece tutto prima di tutti coinvolgendo in unica espressione le tante sfaccettature dell’arte.

Immaginate un viaggio, ricco, variegato e minuzioso dagli anni giovanili alla maturità, attraversando le Americhe e Berlino, il Giappone e l’Europa con i sensi affinati da strumenti multimediali (cuffie audio in primis) in grado di evocare, stanza dopo stanza, le tappe fondamentali della carriera e soprattutto della vita di Bowie.

Dagli anni beat e mod alle tute spaziali, da Space Oddity a Starman, da Iggy Pop alla trilogia berlinese, da Life on Mars a Ziggy Stardust e in mezzo tanta, tanta moda. Non abiti ma veri e propri “pezzi da museo”. Collaborazioni eccellenti tra menti inspirate, capolavori tutt’oggi all’avanguardia, spesso riproposti sulle passerelle mondiali.

Su tutto, la contaminazione di ogni tipo di cultura, tendenza, religione: dal Dadaismo al Bauhaus, dal teatro Kabuki alla mimica di Lindsay Kemp passando per il Buddismo, William Burroughs, Brian Eno, Stanley Kubrick

Ma ritorniamo alla moda, anzi al costume…lo stupore di vedere pezzi iconici apparsi in video oramai diventati di culto è pari all’ammirazione per la straordinaria costruzione degli abiti stessi. Natasha Komiloff, Kansai Yamamoto, un giovane e geniale Alexander Mc Queen, Freddie Burretti, solo alcune delle collaborazioni. 

Eccezionale, poi, il materiale cartaceo e fotografico: polaroid, disegni, dipinti, manoscritti, oggetti e memorabilia personali, un mondo a tutto tondo a testimonianza di una evoluzione continua, certamente a tratti dolorosa, sicuramente incredibilmente futurista.

Multimedialità all’estremo, più di 300 oggetti dell’archivio personale del musicista, tanta musica, live e non solo, David Bowie è, come citano le diverse stanze “dappertutto”, “oltre il limite”, “indossando ciò che vuole”. Non perdetela.

PS. Vi lasciamo con l’immagino del primo, incredibile pezzo che vi accoglierà all’inizio della mostra….ed è solo l’inizio.

david Bowie is
Abito in vinile Kansai Yamamoto per David Bowie 1973 tour Aladdin Sane