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Il Belsignore del mese:il maestro Fabio Frizzi.

Il mio amico e Maestro (del  brivido) Fabio Frizzi, e il suo magico mondo musicale.

Ed ecco ritornare una delle rubriche più amate del vostro blog preferito: quella del Belsignore del mese.

La vostra Ghost Writer tiene davvero moltissimo a questi post perché, come ho tante volte ripetuto, mi danno la possibilità di condividere con voi l’esperienza di amicizie con uomini speciali, non perché  famosi, ma perché belle persone, dentro e fuori.

Se mai riuscissi a trasmettervi almeno una piccolissima parte di quello che loro hanno dato a me, allora avrò raggiunto il mio obbiettivo…

Oggi vi voglio parlare di un musicista, anzi di un Maestro che i casi della vita e l’Amore (quello con la A maiuscola) mi hanno permesso di incontrare per poi diventarne amica…

Brivido, terrore, raccapriccio (cit. Cattivik)… Ecco a voi il campione indiscusso delle colonne sonore di film horror, il compositore di romantiche melodie, il fine conoscitore del variopinto mondo dello spettacolo italiano ed internazionale, il musicalmente coltissimo Maestro Fabio Frizzi.

Fabio Frizzi

L’Amore, vi chiederete?  Ebbene sì, Fabio ha sposato Francesca, una delle mie migliore amiche, donandole in quel giorno speciale una delle cose che ho sempre più desiderato nella vita: una melodia  e sappi Francy che un poco ti odio per questo).

Ho sempre invidiato le muse ispiratrici delle canzoni, che fossero le “red headed woman” di Bruce, le “tu sei lei” del Liga, la “Layla di Clapton o l”‘Alice”di De Gregori, quindi, caro Fabio, a buon intenditor…

Ma torniamo a noi, anzi al Maestro e al suo indiscusso talento: compositore, attore, autore di colonne sonore di culto del panorama cinematografico italiano e non solo. Sue le musiche di veri e propri titoli immortali del grande regista Lucio Fulci, da Zombie 2, a Paura nella città dei morti viventi, da … E tu vivrai nel terrore a Sette notte in nero. Ed è proprio da quest’ultimo che  nel 2003 il grande Quentin Tarantino ha inserito un tema nella colonna sonora del suo “Kill Bill -Vol 1″. Per non parlare del grande successo ottenuto con la colonna sonora di “Fantozzi”, scritta in collaborazione con Vince Tempera e Franco Bixio, con i quali compone anche le musiche di “Febbre da cavallo”, la commedia cult del grande Steno

Molte collaborazioni con teatro, discografia, radio, televisione, numerose esperienze come direttore d’orchestra in spettacoli, varietà, concerti. Compositore di opere classiche per chitarra, musica da camera e balletto, nonché fondatore della Octopus Music Factory con sede a Roma.

Dal 2012 va’ finalmente in scena il progetto “F2F” Frizzi to Fulci, un’ orchestra rock di 8 elementi che sotto la guida ispirata del Maestro ripropone le colonne sonore, riarrangiate con proiezione degli spezzoni dei film. Grande successo anche all’estero, Londra, Helsinki, serate di cui mi vanto di possedere una documentazione in tempo reale tramite foto e whatsapp vari… E delle quali posso garantire la perfetta riuscita!

 

Fabio Frizzi

La nostra amicizia si è poi cementata sotto il segno di serate a parlare di musica, sogni e ricordi con l’entusiasmo bambino di questo eterno ragazzo, così profondamente innamorato del mondo delle 7 notte.

Da noi non è Natale se non arriva la variopinta carovana della famiglia Frizzi, nel frattempo aumentata di 2 unità (Cate e Nico) , 2 favolosi nipoti che ho ereditato insieme all’autorità,  privilegio a pochi concesso da un padre geloso), di potere accompagnare Caterina ai concerti che verranno.

E se vado io a Roma come non diventare loro parte integrante?

L’ultima volta, in occasione del concerto di Bruce, è stato più di una toccata e fuga, eppure loro c’erano: lo sguardo stralunato e rassegnato di Francesca che mi vedeva prendere un taxi alle 6 del mattino verso Le Capannelle a caccia dell’ingresso nel pit, quello benevolo e rassicurante di Fabio che si informava, accorato, se avessi sufficienti mezzi di sostentamento per affrontare quella giornata campale…

E poi la dolcezza e la delicatezza di Fabio nel lasciare le 2 amiche sole, a recuperare anni interi di pettegolezzi perduti, mentre si ritira in studio pervaso dal sacro fuoco dell’ispirazione…Quello studio da cui lo vedevo riemergere molte ore più tardi alquanto soddisfatto e nemmeno tanto provato visto che si parla delle prime luci dell’alba.

Fabio Frizzi

Per non parlare di Francesca che a sua  volta si “censura”nelle proprie stanze quando ci osserva  parlare fitto fitto di musica e concerti e tutto quanto fa spettacolo, avvolti in  una sorta di mondo parallelo che mi vede pendere letteralmente dalle labbra di Fabio, così clamorosamente ammaliante nei suoi affascinanti racconti. In quei casi, come dice Francy, “ti cedo mio marito, io di musica per oggi ne ho avuto abbastanza…”

Fabio è un caterpillar, travolgente nelle parole quanto delicato e signorile nei gesti, un’artista gentile ma intenso, così candidamente ingenuo nel farmi ascoltare, con un luccichio negli occhi, la sua ultima composizione per giovani ed intraprendenti registi francesi mentre sotto di noi scorrono trucide immagini con fiumi di sangue e rumori sospetti…

E se davvero volete farvi un’ idea della stima che circondano Fabio ed il suo lavoro, non vi resta che andare a leggere la marea di commenti sulle sue pagine Facebook, parole di vera devozione, ammirazione e anche qualcosa di più per il cuore che Fabio mette nel proprio lavoro, e quello del Maestro, vi assicuro, è un cuore davvero grandissimo!

Di qualche giorno fa la partecipazione in tv al ricordo dei primi concerti italiani, 50 anni fa, dei Beatles, di cui Fabio è fan verace nonché esperto cultore: indovinate su cosa verteranno le nostre prossime chiaccherate notturne…

P.S. Un grazie speciale a Caterina che ( segretamente) ha fornito il materiale fotografico!