E’ già tempo di un nuovo Belsignore del mese e, come già avrete intuito dai post precedenti, la vostra Bellasignora intende raccontare questi protagonisti sotto una luce diversa, intima e personale, perché a me i Beisignori piacciono così.
Anche questa volta passerò letteralmente la palla alla mia ghost writer che nutre nei riguardi di questo caro amico una stima ed un affetto incondizionati….
Eccomi a voi, sono la ghost writer di fiducia della Bellasignora, a volte la faccio arrabbiare ma, nonostante ciò, ancora non mi ha licenziata…Vuoi perché ci lega stretta parentela, vuoi perché avere una ghost writer è davvero trendissimo….
Oggi potrò sbizzarrirmi, in questa mia gustosissima rubrica, nel parlare di un Belsignore a me davvero molto caro, il vero ed unico “braccio d’oro” del tennis italiano, il mio amato PAOLO BERTOLUCCI.
Premettendo che Paolo mi conosce da quando ero più bassa di un nano da giardino, e che quindi dovrò stare molto attenta a quello che scriverò, proverò a raccontare di lui in modo, più o meno, imparziale.
Diciamo che gli inizi sono stati sempre migliori rispetto a quando, da piccoletta, avevo a che fare, per motivi famigliari, con il suo storico compagno di doppio. Non ho mai capito, e ancora adesso me ne vergogno, perché nel vedermi davanti Adriano mi scattassero delle crisi sconsiderate di urla e pianti che manco fosse Belfagor in persona. Dopo una prima fase di avvilimento e mortificazione, il buon Panatta ci si abituò, poi crescendo le cose sono ovviamente migliorate…
Ma torniamo a Paolo. Un signore, davvero, in tutto e per tutto. Gentile, educato, piacevolissimo nei modi e nei discorsi, misurato ma fermo. E poi quanta conoscenza!!!…. Avete presente un computer omnicomprensivo di tutto ciò che riguarda il mondo sportivo ? Fate una domanda di basket a Paolo, lui vi citerà quintetto base e falli subiti in difesa…. Chiedete a Paolo di calcio ? La formazione, panchina compresa, non sarà certo un mistero per lui…. E non toccategli il Milan se volete rimanere suo amico !
Ricordo caldi notti estive insonni su divanoni arancioni a guardare le Olimpiadi. Io piccola testona che volevo stare sveglia con la testa a ciondoloni, lui a gustarsi record su pista e sfilate di squadre … Per poi metabolizzare e digerire il tutto nel suo immenso ed invidiabile data base.
CLICCA PER INGRANDIRE LA GALLERY-Dall’archivio di famiglia
La cosa davvero favolosa era vedere gli incontri tennistici in sua compagnia, avete presente leggere un libro giallo e venire a sapere il finale con molte pagine in anticipo ? Con Paolo si viene puntualmente a sapere tutto prima, colpi, strategie, perfino errori… La stessa intelligenza tattica profusa in campo, Paolo la sapeva utilizzare anche nel ruolo di coach, giocatori pendenti dalle sue labbra ai quali bastava un accenno del capo o un’alzata di sopracciglio per sentirsi rinfrancati o nuovamente ispirati. La sua calma, la sua pacatezza, la sua educazione e soprattutto la sua grande competenza gli hanno fatto, a giusta ragione, guadagnare la stima e il rispetto di chi gli stava accanto, atleti, giornalisti o dirigenti che fossero…. E poi non sono certo mai mancate le battute, ma dette a suo modo, a volte quasi rasenti ad un gelido humour britannico rivisitato in salsa toscana… senza colpo ferire ma rivelando, sempre con garbo, sacrosante verità.
Della possibilità, rifiutata, di diventare coach di un certo Roger Federer, Paolo ne ha parlato solamente dopo un po’ di tempo, col pudore e l’umiltà che lo contraddistinguono, motivandola come una scelta di vita in un mondo in cui lui aveva “già dato tanto”, e che avrebbe comunque rappresentato uno stravolgimento totale, soprattutto della sua vita privata.
Con Adriano si è giustamente divertito, la categoria tennisti che ho conosciuto personalmente si è sempre tanto divertita, e ha anche vinto tanto…portando a casa quella benedetta, sudatissima ed epica insalatiera che tutti ricordano…
Parlare del suo stile ? Credo che la parola braccio d’oro possa abbondantemente bastare, non solo il compagno di doppio che tutti vorrebbero avere ma anche ottimo singolarista, con una lunghissima serie di vittorie su qualunque superficie, a dispetto della fin troppo sbandierata non fisicità troppe volte sottolineata…(numero 12 del ranking mondiale nel1973). Poi che fosse di gran soddisfazione per la mia mitica nonna cucinargli pranzetti emiliani, questa è ovviamente un’altra storia….
La Bellasignora mi suggerisce, a giusta ragione, un affettuoso ricordo del Sig.Gino, il papà, mitico, elegante e signorile maestro del Circolo Tennis Roma di forte dei Marmi, che ricorda sui campi in calzoni lunghi color crema e polo bianca, fedele ad uno stile e ad un rispetto dello sport che mai andrebbe dimenticato…
Dopo un periodo di latitanza, confesso che è stata proprio l’esperta e solerte voce di Paolo in qualità di commentatore per SKY a farmi riavvicinare alla carovana tennistica, constatando ,cosa di cui ero comunque certa , che il mio amico non aveva perso nulla in sagacia, familiarità e conoscenza di questo mondo.
Con Paolo accanto, come dicevo in precedenza, ho avuto la fortuna di assistere ad incontri veramente esaltanti, carichi pure di tensione e sofferenza. Chissà se ricorda quella volta che il buon Omar Camporese prese una salatissima multa da “coaching”, prontamente segnalato dalla perfida moglie di Mats Wilander, che seduta davanti a noi, aveva compreso il gioco di sguardi e segnali, ovviamente vietato, tra atleta e tecnico….
Temo sia giunta l’ora di concludere, e visto che Paolo è sempre stato una persona di spirito sopraffino, vi lascerò in dono l’immagine di una reclame (perché è così che si deve definire) che lo vede protagonista, una chicca che fa il pari col Brutt 33 di Adriano…
So che qualcuno di voi potrà pensare che pecco di imparzialità, che visto che è un amico sono di parte, ma di un animo gentile come quello di Paolo, che conclude sempre i suoi messaggi con la frase “siete sempre nel mio cuore”, ho semplicemente scritto la pura verità.
P.S. Grazie Monica per avermi confermato tutte le cose belle che sapevo di tuo fratello !