Al momento stai visualizzando Spandau Ballet tour in Italia … Comunque vada è stato un successo!!!

Spandau Ballet tour in Italia … Comunque vada è stato un successo!!!

…ma voi di che Band siete? SPANDAU o DURAN ? E se non voi, cari Beisignori e care Bellesignore, vostra figlia, la sua compagna di banco, la migliore amica, vostra cugina paninara, la vicina di casa new romantic…

Dubbi a parte, la mia ghost writer teneva, e continua caparbiamente a farlo, per entrambi, ( la ragazza è sempre stata pacifista), l’importante era poterli vedere anche a costo di mangiarsi un centinaio di barrette al cioccolato con le quali si poteva vincere non solo il biglietto ma anche un pass all areas per il concerto…e lo stomaco, nel frattempo, ringraziava. Quindi, nell’attesa che la band del buon Simon Le Bon torni a calcare i palchi del bel paese, non poteva certo perdersi la tournée  di reunion di Tony Hadley e soci.

Quella che seguirà sarà una cronaca fedele, emozionante, a volte sgangherata ma certamente sentita del concerto di Padova dei magici Spands... A te la tastiera, fedele ghost writer!!!

Ragazzi, non scherziamo, volete che mi perda gli Spandau Ballet ? Sia mai detto !! Padova è dietro l’angolo, un cambio di treno ed è fatta, poi l’autobus 18 e il Pala Fabris è a pochi passi, perfetto !!!

Treno in ritardo, uff, voglio andare il più sotto possibile, mica vado a vedere i Guns N’Roses (dove, detto fra noi, schivai in anni ruggenti un paio di bottigliette di vetro  con l’abilità di Keanu Reeves in Matrix) !!!

Scendo dal bus, patatine fritte, cipolla e peperoni nell’aria, il palazzo non deve essere lontano se ci sono i chioschi di tuttoquellochefabruciarelostomaco a pochi metri… Entro ed è tutto meravigliosamente uguale all’ultima volta che gli ho visti (almeno nell’entusiasmo)…

Pensavate che la produzione di orecchini a pastiglia avesse subito un brusco calo? Che i jeans molto larghi sopra e molto corti in fondo non li producesse più nessuno? Che la lacca la usassero solo le spose giusto per contenere meglio i chicchi di riso in arrivo ? Le meravigliose sempre adolescenti in platea e non, (di cui anche io faccio orgogliosamente parte) sono un favoloso mix di tutto ciò e molto di più : sorrisi entusiasti in scarpe da ginnastica, cartelli a pennarello con cuori giganti, striscioni ricavati da lenzuola, dichiarazioni di amore eterno verso chi, per un bel pezzo, le ha fatto così tanto sognare e, fondamentalmente, non ha mai smesso.

Adesso che osservo meglio, anche i “ragazzi” non sono niente male, vuoi per una tacita competizione con la band, vuoi che in fondo in fondo anche a loro gli Spandau non dispiacevano per niente (gli esordi al sintetizzatore erano davvero “avanti “), vuoi che se allora volevi “cuccare “, un po’ di cultura in materia doveva pur fartela !

L’atmosfera inizia a riscaldarsi, complice l’ esperto d.j. Rusty Egan che da lato palco mixa con abilità la storia musicale di una Londra gloriosamente all’avanguardia : Soft Cell, Eurythmics, Depeche Mode, Bronski Beat … e l’agitazione sale…

Con precisione svizzera si spengono le luci e il palco si anima… e da qui, sia ben chiaro, inizierò ad essere veramente di parte

Belle sono belli, non c’e che dire, glamour e stilosi pure :Tony in un classico abito blu e foulard a piccoli pois è la dimostrazione vivente che gli uomini di sostanza piacciono non poco (a me tanto ), Martin, in impeccabile completo nero con tanto di gilet, riesce ad avere un occhio blu ancora più assassino di 30 anni fa che fa un meraviglioso contrasto col capello candido, Gary,  più dandy del solito col piccolo, inglesissimo ascot fantasia al collo, sfodera sorrisi complici e ammiccamenti sapienti, John gigioneggia dietro la mastodontica batteria col look più rockettaro di tutti… E Steve ? Che vi devo dire è sempre stato il mio debole… A dir la verità ho sempre avuto un debole per qualcuno  che suonasse in una band, (cosa che molte mie amiche ancora adesso mi rimproverano ), e non faccio distinzione di stile: John al basso dei Duran, Stewart alla batteria dei Police, Adam al basso degli U2, Steve al sax degli Spandau… appunto.

L’attacco di “Soul boy”, uno dei 3 inediti del greatest hits dello scorso anno, non lascia deluso un pubblico focoso e pazzo, come spesso lo stesso Tony definisce i fan italiani. Ma quante hit avete fatto ? mi chiedo consapevole della risposta …“Highly strong”,”Only when you live”, “How many lies”…, tutte perfettamente ricantate a memoria da un’arena festante che al posto degli storici accendini ora può esibire i brillanti schermi degli smartphone.

Accanto a me sbocciano appassionate dichiarazioni d’amore, lacrimoni luccicanti, ci scatta pure qualche bacio mozzafiato, le mani si allungano verso la band che snocciola chicche evergreen ed inediti (“Round around”,” Steal”, “Chant No 1″…). Alla faccia degli idoli delle ragazzini (e dei ragazzini) , questi giovanotti la musica buona la sanno fare, eccome, e lo dimostrano proprio sui pezzi meno scontati, quello delle origine new wave, dove il sax lascia il posto alla chitarra e la tastiera si fa sentire. E’ il momento del Blitz Medley, il locale di Camden Town giustamente celebrato, quello degli esordi, del new romantic , di titoli come Reformation”,”Confused”,” The freeze”, “To cut a long story short”…, e del doveroso omaggio a Steve Strange, leader dei Visage, recentemente scomparso.

Ma le sorprese non sono finite, grazie alle note strumentali di “Glow” il dinamico duo Tony+Gary spunta come per magia nel lato lungo del palazzo dove sfodera con  chitarra e voce 2 titoli come “Empty spaces” nonché l’inossidabile “Gold”. Fortuna vuole che io sia proprio vicino quel lato, vi mostrerei volentieri il video da me girato se non fosse che l’audio è giustamente coperto dalle urla dei fan e le riprese siano più adatte a pubblicizzare le ultime montagne russe di Gardaland con un effetto nausea non indifferente…

E ancora “I’ll fly for you”,”Instinction”e il buon Tony tra una birra e un bicchierozzo del caro amico Jack presenta i compagni di viaggio con gli onori che ciascuno si merita (p.s. indovinate per chi ho urlato più forte ? )

“Communication”, “Lifeline”, “True” con lacrimuccia di rito e un coro di voci all’unisono e il concerto si avvia inesorabilmente a conclusione… e invece no ! Quanto mi piacciono i BIS !

“Through the barricades “riesce a sciogliere anche il più granitico dei presenti, il o la più profondamente duraniano/a. Io, nel frattempo, ci riprovo con le foto ma stavolta sono i cellulari a sovrastarmi (al prossimo concerto dovrò dotarmi di zeppe strategiche visto che madre natura non è stata generosissima con me in altezza…). Dopo la tostissima “Fight for ourselves” tocca nuovamente a” Gold”concludere trionfalmente la serata…b50cc12a30f351833482620ce267aa2b-k2LC-U10402648550927upF-700x394@LaStampa.it

Finito ? Giammai…quel santosubito dDavid Zard ha già programmato tre nuove date per i nostri eroi il prossimo Luglio …è già scattata l’operazione di avvicinamento, sarò con la mitica Francy con la quale potrei tranquillamente rifare il remake di “Sposerò Simon Le Bon ” grazie alla perfetta conservazione del nostro aspetto…Tranquilli, avrete mie notizie se non mi arrestano prima per stalker