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Bruce Springsteen spiegato da Ernesto Assante e Gino Castaldo :la Bellasignora a lezione di rock!

Ovvero 2 ottime ore di musica, cultura, leggende viventi e piacevoli risate….

Domenica mattina, Sala degli Specchi del Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, la redazione di www.bellasignora.it, caporedattore escluso ( lui alla Domenica sparisce puntualmente per tornare stanco, assonato e soprattutto affamato verso il mezzogiorno del lunedì), si avvia piacevolmente emozionata, ad assistere ad una nuova lezione di rock tenuta da quel sempre dinamico duo di giornalisti che risponde al nome di Ernesto Assante e Gino Castaldo .

Gino Castaldo ed Ernesto Assante

Per chi non li conoscesse la loro descrizione è presto fatta: collaboratori di Repubblica e non solo, anfitrioni della trasmissione Webnotte, critici musicali, giornalisti e in questo caso divulgatori con le loro riuscitissime LEZIONI DI ROCK, iniziativa di grande successo in grado di superare anche i confini della penisola… Fratelli non di sangue ma di affinità elettiva, pungenti talvolta tra loro come marito e moglie di stampo vignettistico, ironici e romantici, i 2 hanno dato vita ad un abbondante paio di ore di musica e non solo.

Born in the USA

E allora eccomi in una fortunosa e quanto mai insperata prima fila  ad ascoltare, vedere, gustare la storia del rock, incentrata, questa mattina, su un ribelle ricciolone del New Jersey, sulla sua mitica E- Street Band, su strade di tuono, Cadillac rosa, corse infinite su “highway” in fiamme, in una parola Bruce Springsteen.

Di rimando la mia fidata ghost writer non può essere più felice, lei che il “BOSS” l’ha tatuato nel cuore dopo una casuale illuminazione agli inizi degli anni ’80. La vedo attendere  l’inizio con trepidazione e nostalgia, avvolta nella rassicurante  camicia scozzese molto in tema con il protagonista del giorno dopo aver rinunciato alla t-shirt “springsteeniana” di ordinanza (in questo caso del tour dell’88) causa pioggia sferzante e gelo imprevisto.

Si spengono le luci e la magia inizia: jeans, bandana,“nato negli USA”….i saggi e competenti giornalisti specificano che si tratta di una partenza come dire dal centro, c’è infatti tutto un universo precedente da esplorare ed imparare, cosa che loro si apprestano a fare con i  modi entusiasti dei fan che non hanno mai smesso di stupirsi dinnanzi a tanta grandezza.

Rimango inevitabilmente e piacevolmente ” invischiata” in questa leggenda di fuoco e fiamme, il figlio di James Brown e di Bob Dylan, deliziosa ed essenziale definizione che meglio non potrebbe rendere l’essenza del Boss.

Ernesto e Gino (ormai li giudico dei cari e fidati amici e mi sento di poterli chiamare per nome) raccontano, spiegano, ci divertono  divertendosi loro per primi, attraverso nozioni ed immagini che rimandano agli esordi, ad una giovanissima E-Street Band, ad un Little Steven che già manifestava l’attitudine ad diventare a giusta ragione un membro dei Soprano, ad un Bruce sensuale ed incendiario sul palco quanto intimo e segreto quando è armato di semplice chitarra ed armonica.

I nostri professori raccontano anche i loro, di “inizi” in qualità di fan, o meglio di quando Assante a cui fino ad allora la musica di Bruce “piaceva ma non andavo oltre” vide letteralmente la luce (Jake ed Elwood sempre con noi) grazie ad un concerto rivelatore in quel di Nizza in compagnia del fedele amico fino ad allora molto più fanatico di lui….tumblr_meobr1jEXK1qzooxpo1_1280

E poi ancora tanta musica e parole, sensazioni, codici segreti tra fan, cori, scritte, balli nel buio con ragazze scatenate ma anche con mamme e sorelle, l’universo springstiniano si fa strada con immagini evocative e coinvolgenti, tra gli applausi entusiasti della sala ad ogni finale di canzone.

Non a caso in precedenza ho scritto “armato” di chitarra, Bruce è un guerriero, un militante del rock, ogni suo concerto è un’esperienza unica, come fosse sempre il primo e l’ultimo, non ci sarà mai nulla di uguale a se stesso.

Ecco perché milioni di fans lo stimano, venerano, adorano, lui è come loro, nato per correre alla ricerca di una speranza il più delle volte volte rappresentata da un’ auto accesa sul futuro. Non ci sono soluzioni estreme, radicali, suicide, si può cambiare con la scelta di prendere in mano la situazione con una “cattiveria” catartica e risolutiva…

“Thunder road”,”Rosalita”,”Born to run”,”Balands”, il meraviglioso regalo a Patty Smith di “Because the night”, via via che le canzoni scorrono capisco sempre di più quei non poi così matti amici della mia bimba, in fermento per ogni rumor sul Boss, sempre pronti ad organizzare convention (mitici Glory Days a Rimini), tributi, eventi benefici o semplici rimpatriate tra di loro…

 

Ass & Cast non si fermano, sapienti descrizioni del video successivo legati ad aneddoti personali con il Mito in persona, riflessioni, citazioni, la mia ghost non sta più nella pelle, se potesse partirebbe per Asbury Park all’istante, e intanto Bruce continua a cantare…

Grazie di cuore Ernesto e Gino, credo davvero di aver visto la luce……

Piccolo regalino finale, troverete di seguito la foto del mitico, unico, insuperabile, illuminanate primo concerto della g.w. il 21 giugno 1985. 

ATTENZIONE trattasi di reliquia, normalmente esce dalla teca in quel giorno, ma per voi, care Bellesignore e cari Beisignori, questo ed altro…